Il Lucca Center of Contemporary Art ospita la mostra antologica e la storia dei “momenti decisivi”, con 133 foto di Cartier-Bresson visto da Cartier-Bresson, in viaggio dai paesaggi irresistibili a trame e tessuti del 900.
L’abbraccio di due amanti esausti, addormentati in un treno che freccia nella Romania del 1975, è il classico esempio di quei momenti decisivi ed emozionanti colti dall’obiettivo di Henri Cartier-Bresson, invitato a visitare Bucarest e la Romania durante la celebrazione della vittoria sui nazisti. Quel momento del quale lo stesso fotografo parla al Washington Post nel 1957
“La fotografia non è come la pittura. Vi è una frazione creativo di secondo quando si scatta una foto. Il tuo occhio deve vedere una composizione o di una espressione che la vita stessa ti offre, e si deve sapere con intuizione quando al click della fotocamera.Quello è il momento in cui il fotografo è creativo … Oop!Il momento! Una volta che te ne accorgi, è andato per sempre.”
Uno dei tanti momenti che alla fine degli Anni Settanta (1979), proprio Henri Cartier-Bresson ha selezionato con oltre 130 scatti, per un libro fotografico dedicato al meglio della sua produzione, insieme a quelli colti al funerale di Gandhi in India e a quello di un attore di Kabuky in Giappone, ai campi di deportazione di Dessau e gli ultimi giorni del Kuomintang in Cina, i ritratti di Sartre, Capote, Ezra Pound e Matisse, insieme a quelli dell’umanità di ogni angolo di mondo.
Istanti di eternità che a trent’anni dalla pubblicazione di ‘Henri Cartier-Bresson. Photographer‘, diventano una mostra antologica con le 133 foto di Cartier-Bresson visto da Cartier-Bresson, in viaggio da Berlino alla Siberia passando per il Messico, dai paesaggi irresistibili a trame e tessuti del 900.
La mostra ‘Henri Cartier-Bresson. Photographer‘, curata da Maurizio Vanni e realizzata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e Magnum Photos di Parigi, resta al Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art, sino al 3 novembre 2013.
Una mostra antologica che racconta la storia dei “momenti decisivi” che hanno contraddistinto la vita artistica di un personaggio nato per rubare le immagini al tempo e cresciuto per testimoniare, in modo assolutamente personale, alcuni degli istanti che sarebbero diventati storici, mitologici e memorabili.
“Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà di percezione convergono davanti alla realtà che fugge: in quell’istante, la cattura dell’immagine si rivela un grande piacere fisico e intellettuale”. Henri Cartier-Bresson
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