«Il jazz non è né un repertorio specifico né un esercizio accademico ... ma un modo di vivere» LESTER BOWIE
lunedì 9 dicembre 2013
Vince Guaraldi Trio - A Charlie Brown Christmas
Vincent Anthony " Vince " è stato un americano di jazz musicista e pianista noto per le sue composizioni e arrangiamenti innovativi e per la composizione di musica per animati adattamenti del Peanuts fumetto striscia .
sabato 7 dicembre 2013
mercoledì 4 dicembre 2013
giovedì 28 novembre 2013
mercoledì 13 novembre 2013
Richard Bona Jam - Live at One Shot Not - Arte TV
Richard Bona Jam - Live at One Shot Not - Arte TV
Richard Bona at "One Shot Not" (Musical TV program, ARTE [DE-FR Channel], by Manu Katché).
The Lumineers - The Lumineers (2012)
Tracklist
00:00 - 1. Flowers In Your Hair
01:51 - 2. Classy Girl
04:36 - 3. Submarines
07:19 - 4. Dead Sea
11:28 - 5. Ho Hey
14:09 - 6. Slow It Down
19:15 - 7. Stubborn Love
23:54 - 8. Big Parade
29:20 - 9. Charlie Boy
33:42 - 10. Flapper Girl
36:59 - 11. Morning Song
Valsa Rancho - Barbara Casini
Valsa rancho
Francis Hime - Chico Buarque/1973
Francis Hime - EMI - Odeon
Red Hot +Indigo: Black Star, Ron Carter, John Patton - Money Jungle
Mos Def - Vocals
Talib Kwali - Vocals
Ron Carter - Bass
John Patton - Organ
Nasheet Waits - Drums
Abdu Mboup - Percussion
Written by Edward K. Ellington. Additional lyrics by Mos Def and Talib Kweli. Black Star produced by Dante Smith, recorded by Alex Olsson, assisted by Jeremy Mitchell at Chung King Studios, New York. Rythm Section, recorded by Fred Kevorkian, assisted by Todd Parker at Sear Sound, New York. Mixed by Troy Hightower at Mirror Image, New York.
Publishing courtesy of Duke Ellington Music and Tempo Music Inc. Black Star appears courtesy of MCA Records & Rawkus Records. Ron Carter appears courtesy of Toshiba EMI.
Red Hot + Indigo: Medeski Martin & Wood - Acht O'Clock Rock
John Medeski - Piano, Hammond organ
Chris Wood - Bass
Billy Martin - Drums
Don Byron - Clarinet
Steve Bernstein - Trumpet
Art Baron - Trombone
Written by Edward K. Ellington. Recorded by Fred Kevorkian, assisted by Todd Parker at Sear Sound, New York. Mixed by Scott Harding, assisted by Phil Painson at Greene Street Studios, New York.
Publishing courtesy of Duke Ellington Music and Tempo Music Inc. Medeski Martin & Wood appear courtesy of Blue Note/ EMI. Don Byron appears courtesy of Blue Note/ EMI.
Ron Carter - 05 All Blues
"All Blues" performed by Ron Carter released on "All Blues" (CTI Records, 1974).
Ron Carter (Bass)
Joe Henderson (Tenor Saxophone)
Roland Hanna (Piano)
Richard Tee (Piano)
Billy Cobham (Drums)
Acquista "All Blues" su
mercoledì 16 ottobre 2013
Avishai Cohen - LIVE @ Cully Jazz (Suisse/Switzerland) - (Full Length Concert) - 2011
Avishai Cohen - Double bass, vocals
Shai Maestro - Keyboards
Amir Bresler - Percussion
Dhafer Youssef 2010 Mezzo Live HD
T R A C K L I S T
01-Haya 1984 0:31
02-Sura 12:54
03-Odd Elegy 20:50
04-Khamsa 33:00
05-Poetry 41:16
06-END TITLES 56:10
Musicians:
DHAFER YOUSSEF - oud & vocal
TIGRAN HAMASYAN - piano
CHRIS JENNING - contrebasse
MARK GUILIANA - drums
Clark Terry - Tribute to Clark Terry
Clark Terry "Mumbles" (St. Louis, 14 dicembre 1920) è un trombettista, compositore e flicornista statunitense.
Clark Terry è uno dei pochi pionieri dell'era del jazz degli anni 1930-1940 ancora in attività. Nel periodo della sua militanza con le orchestre di Charlie Barnet (1947), Count Basie (1948-1951), Duke Ellington (1951 - 1959), e Quincy Jones (1960), il suono della sua tromba influenzò un'intera generazione di trombettisti. Oltre che in grandi orchestre, Terry ha suonato in piccole formazioni come leader e come sideman. Terry, che fu uno dei primi ad usare il flicorno nel jazz, può oggi vantare sessant'anni di carriera nella musica jazz, nel corso della quale ha suonato, da pari, con i più grandi.
1 Out of Nowhere
2 Whiffin Poof Song
3 Blue Moon
4 Days of Wine and Roses
5 What Will I Tell My Heart
6 Putte's Patter
7 Simple Waltz
8 Brahms Lullabye
9 The Perils of Pauline
10 Mean to Me
11 Satin Doll
12 Serenade to a Bus Seat
13 Pea Eyes
14 Pannonica
15 Flugelin' the Blues
16 Daniel's Blues
17 Blues for the Champ of Champs
18 Circeo
19 Clark Bars
20 Pannonica Take II
21 Lonely One - JazzAndBluesExperience - SUBSCRIBE HERE : http://bit.ly/10VoH4l (Re)Discover the Jazz and Blues greatest hits - JazznBluesExperience is your channel for all the best jazz and blues music. Find your favorite songs and artists and experience the best of jazz music and blues music. Subscribe for free to stay connected to our channel and easily access our video updates! - Facebook
martedì 15 ottobre 2013
venerdì 20 settembre 2013
Chet Baker - Live At Ronnie Scott's (1986)
LA STORIA DEL JAZZ.
Chesney Henry "Chet" Baker Jr. (Yale, 23 dicembre 1929 – Amsterdam, 13 maggio 1988) è stato un trombettista e cantante statunitense di musica jazz, noto per il suo stile lirico e intimista e per essere stato tra i principali esponenti del genere conosciuto come cool jazz. GLI INIZI Figlio del chitarrista Chesney Henry Baker, Sr., Chet Baker nacque nel 1929 a Yale nello stato americano dell'Oklahoma. Nel 1940 la sua famiglia si trasferì a Glendale in California. Da bambino cantò in competizioni amatoriali e nel coro della chiesa. Nella sua adolescenza, il padre gli comprò un trombone, che fu poi sostituito da una tromba essendo il primo troppo grande per il ragazzo. La sua prima formazione musicale si tenne presso la Glendale Junior High School, anche se il suo apprendimento fu principalmente intuitivo (in un'intervista degli anni 1970, Baker dichiarò di essere in grado di leggere una melodia, ma che le sigle degli accordi non avevano per lui alcun significato). Nel 1946, a 16 anni, lasciò la scuola e si arruolò nell'esercito. Inviato a Berlino, suonò nella Banda del 298ª Armata dell'Esercito. Dopo il suo ritorno nel 1948, studiò teoria e armonia musicale al El Camino College di Los Angeles, nel frattempo si esibiva in jazz club, finendo per abbandonare gli studi al secondo anno di corso. Nel 1950 si ri-arruolò nell'esercito e divenne membro della Banda della Sesta Armata dell'Esercito al Presidio di San Francisco. Nella città ha continuato a esibirsi in numerosi club, tra cui il Bop City e il Black Hawkin. In seguito a dei test psichiatrici, fu ritenuto inadatto alla vita militare: ottenne così il congedo definitivo dall'esercito che gli permise di dedicarsi alla carriera professionistica nel mondo del jazz. LA CARRIERA Dopo essersi trasferito nella California meridionale, le prime performance notevoli furono con la band del sassofonista Vido Musso e con il sassofonista tenore Stan Getz. Ebbe però maggiore successo come trombettista a partire dal 1951, quando fu scelto da Charlie Parker per suonare nella sua band in una serie di concerti sulla West Coast. Quell'estate, iniziò a suonare nel quartetto di Gerry Mulligan, un gruppo composto solo di sax baritono, tromba, basso e batteria, senza pianoforte, che acquistò notorietà esibendosi nella discoteca Haig e ottenendo un contratto con la nuova etichetta discografica Pacific Jazz Records (poi noto come World Records Pacific).
La band si distinse per l'interazione tra il sax baritono di Mulligan e la tromba di Baker. Piuttosto che suonare linee melodiche all'unisono come i giganti del bebop Charlie Parker e Dizzy Gillespie, i due svilupparono frasi musicali attingendo a tecniche contrappuntistiche.
Baker divenne una delle punte di diamante del quartetto per via delle sue capacità espressive fuori dal comune: in particolare, divenne noto grazie all'interpretazione di My Funny Valentine nel primo LP della band, Gerry Mulligan Quartet. Chet Baker e Franco Cerri nel 1962 Dopo il declino quasi immediato del gruppo per via dei problemi di droga di Mulligan (che fu in carcere per un certo periodo) e per i disaccordi, economici e caratteriali fra lui e Chet, Baker fondò una propria jazz band, in cui, oltre a suonare la tromba, copriva anche il ruolo di cantante. Nel 1954, Chet Baker vinse il premio di migliore strumentista nel sondaggio della rivista Down Beat, battendo tra gli altri anche Miles Davis, Dizzy Gillespie e l'astro nascente Clifford Brown. Nel corso delle sue tournée venne spesso a suonare in Italia, dove nel 1959 e nel 1960 incise alcuni dischi con musicisti italiani quali Franco Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Glauco Masetti, Franco Mondini e Fausto Papetti. A partire dai primi anni sessanta, Baker iniziò anche a suonare il flicorno soprano durante le sue esibizioni. Tuttavia, la carriera di Chet Baker fu anche caratterizzata dai suoi problemi di droga, che ebbero un impatto notevole sul successivo declino della stessa. In particolare, la sua dipendenza dall'eroina gli causò anche numerosi problemi legali, inclusa una detenzione di oltre un anno in Italia nel carcere di Lucca, e successive espulsioni da Germania Ovest e Inghilterra. Chet Baker nel 1983 Nel 1966 Baker sparì dalla scena a causa di gravi problemi ai denti anteriori, che dovette farsi estrarre. La causa di questi problemi non è mai stata completamente chiarita. Baker raccontò spesso di essere finito in una rissa dopo un concerto e di essere stato aggredito da alcuni uomini di colore che gli avevano spaccato una bottiglia in faccia, lacerandogli le labbra e danneggiandogli i denti anteriori. La veridicità di questo racconto è sempre stata dubbia: molti amici e conoscenti parlarono di un confronto con uno spacciatore dovuto a problemi di pagamento di una fornitura di droga. Pare anche che l'uso dell'eroina avesse già lasciato il segno sulla sua dentatura.
È comunque certo che dovette farsi estrarre i denti perché non riusciva più a suonare a causa del dolore che gli provocavano. Dopo qualche tempo, Dizzy Gillespie lo riconobbe nel commesso di una pompa di benzina e lo aiutò a rimettersi in sesto, facendogli anche trovare i soldi per sistemarsi la bocca. Baker dovette imparare a suonare la tromba con la dentiera, cosa considerata estremamente difficile, e il suo stile dovette adeguarsi. Parzialmente disintossicato, Chet Baker si trasferì a New York, dove ricominciò a registrare con altri rinomati musicisti jazz, come Jim Hall (con cui incise l'ottimo "Concierto"), per poi infine ritornare a vivere in Europa. Famosa la sua collaborazione con l'artista inglese Elvis Costello, e celebre il suo commovente assolo di tromba nella canzone Shipbuilding. Baker si trasferì quasi permanentemente fuori dagli Stati Uniti, frequentando soprattutto l'Europa - dove aveva diversi amici tra i musicisti - e tornando spesso in Olanda, dove le permissive leggi sui narcotici gli permettevano di soddisfare in maniera relativamente facile la sua dipendenza, che era ormai tornata ai livelli consueti. In questi suoi ultimi anni di vita frequentò molto il flautista italiano Nicola Stilo, che era una sua scoperta e che gli rimase accanto fino agli ultimi giorni di vita. Durante le sue visite in Italia, amava fermarsi a Roma dove la sera sapeva di poter incontrare molti dei suoi amici musicisti in un locale di Trastevere, il Manuia, in voga negli anni '80 e ritrovo di musicisti e gente dello spettacolo. Al Manuia incontra il pianista e cantante brasiliano Jim Porto con cui poi inciderà Rio, vinile prodotto nel 1983 da Sandro Melaranci con arrangiamenti di Rique Pantoja, e viene in contatto con Monique Gardenberg, a quel tempo produttrice e agente di Djavan, che lo inviterà come ospite a due eventi del Free Jazz Festival[3] del 1985 di Rio de Janeiro e di São Paulo, dove Chet potrà lasciare, come era suo desiderio, una testimonianza del suo talento al Brasile.
LA MORTE Il 13 maggio 1988, Chet Baker morì, cadendo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam, probabilmente sotto l'effetto di droghe. Le circostanze della sua morte furono piuttosto oscure, ma la versione ufficiale dell'incidente resta comunque la più accreditata. La targa posta a memoria all'esterno dell'albergo recita: « Il trombettista e cantante Chet Baker morì in questo luogo il 13 maggio 1988. Egli vivrà nella sua musica per tutti quelli che vorranno ascoltarla e capirla » Chet Baker fu sepolto nel cimitero di Inglewood, in California. Chet Baker ha lasciato numerosissime registrazioni, molte delle quali eseguite essenzialmente per il suo continuo bisogno di soldi per le droghe. Di conseguenza, la sua discografia è considerata abbastanza poco omogenea, sebbene secondo alcuni critici sia intuibile una maggiore maturità artistica nelle ultime registrazioni.
When Chet Bakers mouth was smashed up by a gang of hoodlums in San Francisco in 1968, no-one believed that the boy wonder of the West Coast Cool school of Jazz would ever play the trumpet again. After two years of pain, Chet re-emerged on the jazz scene playing better than ever. This set recorded at Ronnie Scotts on June 6, 1968 showcases Chets playing at its most passionate and reminds us that he is also one of jazzs most idiosyncratically delightful singers. He is accompanied by his European rhythm section of Michel Grailler on piano and Riccardo del Fra on bass. In addition, a long standing admirer of Chets, Van Morrison, guests on one track here, a soulful interpretation of Send in the Clowns. (liner notes) - - - Chet Baker - Live at Ronnie Scotts 1968 (Hendring Wadham 1987) 1. But not for me 2. Arboway 3. If I should lose you 4. My ideal 5. Nightbird 6. Love for sale 7. Shifting down 8. You cant go home again 9. Send in the clowns
Chesney Henry "Chet" Baker Jr. (Yale, 23 dicembre 1929 – Amsterdam, 13 maggio 1988) è stato un trombettista e cantante statunitense di musica jazz, noto per il suo stile lirico e intimista e per essere stato tra i principali esponenti del genere conosciuto come cool jazz. GLI INIZI Figlio del chitarrista Chesney Henry Baker, Sr., Chet Baker nacque nel 1929 a Yale nello stato americano dell'Oklahoma. Nel 1940 la sua famiglia si trasferì a Glendale in California. Da bambino cantò in competizioni amatoriali e nel coro della chiesa. Nella sua adolescenza, il padre gli comprò un trombone, che fu poi sostituito da una tromba essendo il primo troppo grande per il ragazzo. La sua prima formazione musicale si tenne presso la Glendale Junior High School, anche se il suo apprendimento fu principalmente intuitivo (in un'intervista degli anni 1970, Baker dichiarò di essere in grado di leggere una melodia, ma che le sigle degli accordi non avevano per lui alcun significato). Nel 1946, a 16 anni, lasciò la scuola e si arruolò nell'esercito. Inviato a Berlino, suonò nella Banda del 298ª Armata dell'Esercito. Dopo il suo ritorno nel 1948, studiò teoria e armonia musicale al El Camino College di Los Angeles, nel frattempo si esibiva in jazz club, finendo per abbandonare gli studi al secondo anno di corso. Nel 1950 si ri-arruolò nell'esercito e divenne membro della Banda della Sesta Armata dell'Esercito al Presidio di San Francisco. Nella città ha continuato a esibirsi in numerosi club, tra cui il Bop City e il Black Hawkin. In seguito a dei test psichiatrici, fu ritenuto inadatto alla vita militare: ottenne così il congedo definitivo dall'esercito che gli permise di dedicarsi alla carriera professionistica nel mondo del jazz. LA CARRIERA Dopo essersi trasferito nella California meridionale, le prime performance notevoli furono con la band del sassofonista Vido Musso e con il sassofonista tenore Stan Getz. Ebbe però maggiore successo come trombettista a partire dal 1951, quando fu scelto da Charlie Parker per suonare nella sua band in una serie di concerti sulla West Coast. Quell'estate, iniziò a suonare nel quartetto di Gerry Mulligan, un gruppo composto solo di sax baritono, tromba, basso e batteria, senza pianoforte, che acquistò notorietà esibendosi nella discoteca Haig e ottenendo un contratto con la nuova etichetta discografica Pacific Jazz Records (poi noto come World Records Pacific).
La band si distinse per l'interazione tra il sax baritono di Mulligan e la tromba di Baker. Piuttosto che suonare linee melodiche all'unisono come i giganti del bebop Charlie Parker e Dizzy Gillespie, i due svilupparono frasi musicali attingendo a tecniche contrappuntistiche.
Baker divenne una delle punte di diamante del quartetto per via delle sue capacità espressive fuori dal comune: in particolare, divenne noto grazie all'interpretazione di My Funny Valentine nel primo LP della band, Gerry Mulligan Quartet. Chet Baker e Franco Cerri nel 1962 Dopo il declino quasi immediato del gruppo per via dei problemi di droga di Mulligan (che fu in carcere per un certo periodo) e per i disaccordi, economici e caratteriali fra lui e Chet, Baker fondò una propria jazz band, in cui, oltre a suonare la tromba, copriva anche il ruolo di cantante. Nel 1954, Chet Baker vinse il premio di migliore strumentista nel sondaggio della rivista Down Beat, battendo tra gli altri anche Miles Davis, Dizzy Gillespie e l'astro nascente Clifford Brown. Nel corso delle sue tournée venne spesso a suonare in Italia, dove nel 1959 e nel 1960 incise alcuni dischi con musicisti italiani quali Franco Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Glauco Masetti, Franco Mondini e Fausto Papetti. A partire dai primi anni sessanta, Baker iniziò anche a suonare il flicorno soprano durante le sue esibizioni. Tuttavia, la carriera di Chet Baker fu anche caratterizzata dai suoi problemi di droga, che ebbero un impatto notevole sul successivo declino della stessa. In particolare, la sua dipendenza dall'eroina gli causò anche numerosi problemi legali, inclusa una detenzione di oltre un anno in Italia nel carcere di Lucca, e successive espulsioni da Germania Ovest e Inghilterra. Chet Baker nel 1983 Nel 1966 Baker sparì dalla scena a causa di gravi problemi ai denti anteriori, che dovette farsi estrarre. La causa di questi problemi non è mai stata completamente chiarita. Baker raccontò spesso di essere finito in una rissa dopo un concerto e di essere stato aggredito da alcuni uomini di colore che gli avevano spaccato una bottiglia in faccia, lacerandogli le labbra e danneggiandogli i denti anteriori. La veridicità di questo racconto è sempre stata dubbia: molti amici e conoscenti parlarono di un confronto con uno spacciatore dovuto a problemi di pagamento di una fornitura di droga. Pare anche che l'uso dell'eroina avesse già lasciato il segno sulla sua dentatura.
È comunque certo che dovette farsi estrarre i denti perché non riusciva più a suonare a causa del dolore che gli provocavano. Dopo qualche tempo, Dizzy Gillespie lo riconobbe nel commesso di una pompa di benzina e lo aiutò a rimettersi in sesto, facendogli anche trovare i soldi per sistemarsi la bocca. Baker dovette imparare a suonare la tromba con la dentiera, cosa considerata estremamente difficile, e il suo stile dovette adeguarsi. Parzialmente disintossicato, Chet Baker si trasferì a New York, dove ricominciò a registrare con altri rinomati musicisti jazz, come Jim Hall (con cui incise l'ottimo "Concierto"), per poi infine ritornare a vivere in Europa. Famosa la sua collaborazione con l'artista inglese Elvis Costello, e celebre il suo commovente assolo di tromba nella canzone Shipbuilding. Baker si trasferì quasi permanentemente fuori dagli Stati Uniti, frequentando soprattutto l'Europa - dove aveva diversi amici tra i musicisti - e tornando spesso in Olanda, dove le permissive leggi sui narcotici gli permettevano di soddisfare in maniera relativamente facile la sua dipendenza, che era ormai tornata ai livelli consueti. In questi suoi ultimi anni di vita frequentò molto il flautista italiano Nicola Stilo, che era una sua scoperta e che gli rimase accanto fino agli ultimi giorni di vita. Durante le sue visite in Italia, amava fermarsi a Roma dove la sera sapeva di poter incontrare molti dei suoi amici musicisti in un locale di Trastevere, il Manuia, in voga negli anni '80 e ritrovo di musicisti e gente dello spettacolo. Al Manuia incontra il pianista e cantante brasiliano Jim Porto con cui poi inciderà Rio, vinile prodotto nel 1983 da Sandro Melaranci con arrangiamenti di Rique Pantoja, e viene in contatto con Monique Gardenberg, a quel tempo produttrice e agente di Djavan, che lo inviterà come ospite a due eventi del Free Jazz Festival[3] del 1985 di Rio de Janeiro e di São Paulo, dove Chet potrà lasciare, come era suo desiderio, una testimonianza del suo talento al Brasile.
LA MORTE Il 13 maggio 1988, Chet Baker morì, cadendo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam, probabilmente sotto l'effetto di droghe. Le circostanze della sua morte furono piuttosto oscure, ma la versione ufficiale dell'incidente resta comunque la più accreditata. La targa posta a memoria all'esterno dell'albergo recita: « Il trombettista e cantante Chet Baker morì in questo luogo il 13 maggio 1988. Egli vivrà nella sua musica per tutti quelli che vorranno ascoltarla e capirla » Chet Baker fu sepolto nel cimitero di Inglewood, in California. Chet Baker ha lasciato numerosissime registrazioni, molte delle quali eseguite essenzialmente per il suo continuo bisogno di soldi per le droghe. Di conseguenza, la sua discografia è considerata abbastanza poco omogenea, sebbene secondo alcuni critici sia intuibile una maggiore maturità artistica nelle ultime registrazioni.
When Chet Bakers mouth was smashed up by a gang of hoodlums in San Francisco in 1968, no-one believed that the boy wonder of the West Coast Cool school of Jazz would ever play the trumpet again. After two years of pain, Chet re-emerged on the jazz scene playing better than ever. This set recorded at Ronnie Scotts on June 6, 1968 showcases Chets playing at its most passionate and reminds us that he is also one of jazzs most idiosyncratically delightful singers. He is accompanied by his European rhythm section of Michel Grailler on piano and Riccardo del Fra on bass. In addition, a long standing admirer of Chets, Van Morrison, guests on one track here, a soulful interpretation of Send in the Clowns. (liner notes) - - - Chet Baker - Live at Ronnie Scotts 1968 (Hendring Wadham 1987) 1. But not for me 2. Arboway 3. If I should lose you 4. My ideal 5. Nightbird 6. Love for sale 7. Shifting down 8. You cant go home again 9. Send in the clowns
Jazz In Paris: Chet Baker Quartet Plays Standards
Chet Baker Quartet - Plays Standards
Chet Baker-trumpet
Gérard Gustin-piano
Jimmy Bond-bass
Bert Dahlander-drums.
Recorded October 24,1955 at the Pathé-Magellan studio,Paris.
01. Chet Baker - Summertime
02. Chet Baker - You Go To My Head
03. Chet Baker - Tenderly
04. Chet Baker - Lover Man
05. Chet Baker - There's A Small Hotel
06. Chet Baker - Autumn In New York
07. Chet Baker - These Foolish Things
08. Chet Baker - I'll Remember April
Jonas Hellborg, Shawn Lane & Felix Sabal-Lecco Live 1998
Jonas Hellborg, Shawn Lane and Felix Sabal-Lecco playing during the Warsaw Poland Summer Jazz Days June 19 1998.
John Zorn - Taboo and exile
Not since the early days of Naked City has there been a CD as remarkably varied and at the same time as enjoyable as Taboo and Exile. Running the gamut of styles from moody exotica, hardcore punk, classical, jazz, surf, world music and more, this second volume of this new Music Romance Series features twelve new Zorn compositions performed by the very best of today's musical visionaries: guitar heroes Marc Ribot, Fred Frith and Robert Quine, bass renegade Bill Laswell, percussion masters Joey Baron, Dave Lombardo and Cyro Baptista, the Masada String Trio and vocalists Mike Patton and Miho Hatori, among others. For lovers of music in all its various mutations.
Tracklist:
0:00:00 In the temple of Hadjarim
0:05:12 Sacrifist
0:10:03 Mayim
0:13:33 Koryojang
0:19:57 Bulls eye
0:21:09 Zeraim
0:27:27 Thaalapalassi
0:37:57 Makkot
0:41:00 A tiki for blue
0:48:00 The possessed
0:54:21 Oracle
0:58:54 Koryojang end credits
Personnel:
Cyro Baptista: Percussion
Joey Baron: Percussion
Fred Frith: Guitar
Miho Hatori: Voice
Bill Laswell: Bass
Dave Lombardo: Percussion
Mike Patton: Voice
Robert Quine: Guitar
Marc Ribot: Guitar
and others
John Zorn - News For Lullu
News for Lulu (album)
John Zorn: alto saxophone
George Lewis: trombone
Bill Frisell: guitar
News for Lulu is an album of hard bop compositions performed by John Zorn, George Lewis and Bill Frisell. The album features tunes by Kenny Dorham, Hank Mobley, Freddie Redd and Sonny Clark recorded in the studio and live at the Willisau Jazz Festival. The original cover photograph features the actress Louise Brooks who played 'Lulu' in the silent film Pandora's Box (1929). It was released in 1988 on the Swiss HatHut Record label, and re-released in 1993 and again in 2008 with a new cover and additional take of "Melanie" recorded live at Jazzfestival Willisau on August 30, 1987.
The Allmusic review by Scott Yanow states "There are hints of the avant-garde here and there, but also plenty of swinging, bop-oriented solos and coherent ensembles. Very intriguing music that is highly recommended to a wide audience of jazz and general listeners".
"KD's Motion" (Dorham) - 00:02
"Funk in Deep Freeze" (Mobley) - 03:31
"Melanie" (Redd) - 08:03
"Melody for C" (Clark) - 12:11
"Lotus Blossom" (Dorham) - 16:38
"Eastern Incident" (Clark) - 20:50
"Peckin' Time" (Mobley) - 24:53
"Blues Blues Blues" (Redd) - 28:06
"Blue Minor" take 1 (Clark) - 32:23
"This I Dig of You" (Mobley) - 36:13
"Venita's Dance" (Dorham) - 39:23
"News for Lulu" (Clark) - 42:47
"Ole" (Redd) - 46:58
"Sonny's Crib" (Clark) - 50:49
"Hank's Other Tune" (Mobley) - 56:12
"Blue Minor" take 2 (Clark) - 1:00:08
"Windmill" (Dorham) - 1:03:38
John Zorn - At the Gates of Paradise
"Oh Earth, oh Earth, return! Arise from out the dewy grass; night if worn, and the morn rises from the slumberous mass". "And there the lion's ruddy eyes, shall flow with tears of gold, and pitying the tender cries, and walking round the fold, saying "wrath, by his meekness, and by his health, sickness is driven away from our immortal day" -William Blake.
TRACKLISTING!
Starring: John Zorn / Kenny Wollesen / Trevor Dunn / Joey Baron
1. The Eternals
2. Song of Innocence
3. Dream of Nine Nights
4. Light Forms
5.The AEons
6. Liber XV
7. Dance of Albion
8. Song of Experience
John Zorn - The Dreamers
Continuing in the tradition of his popular album 'The Gift', Zorn again combines a lifetime of musical passions—world music, movie soundtracks, jazz, minimalism, exotica, funk, surf rock and more—to create a vibrant and multifaceted album of instrumental fairy tales. Masterfully performed by the all-star players from 'Electric Masada', 'The Dreamers' is a project of breathtaking variety and will attract listeners of all backgrounds and ages. Bathed in a lush package created by the acclaimed artist and exclusive Tzadik graphic designer Chippy, and accompanied by a sheet of collectable character stickers, The Dreamers is one of Zorn's most beautiful and appealing projects. Seductive lyricism, hypnotic grooves, catchy hooks and romantic moods from this genre-bashing master of surprise.
Tracklist:
00:00 Mow Mow
03:02 Uluwati
06:42 A ride on Cottonfair
11:06 Anulikwutsayl
20:08 Toys
22:58 Of wonder and certainty [for Lou Reed]
27:28 Mystic circles
33:38 Nekashim
37:38 Exodus
44:42 Forbidden tears
47:50 Raksasa
Personnel:
Joey Baron: Drums
Trevor Dunn: Bass
Marc Ribot: Guitars
Jamie Saft: Keyboards
Kenny Wollesen: Vibes
John Zorn: Alto Sax
Cyro Baptista: Percussion
martedì 17 settembre 2013
giovedì 5 settembre 2013
Marc Johnson - Shades of Jade (2005)
from the album: shades of jade (2005)
Artist List
Marc Johnson: double-bass
Joe Lovano: tenor saxophone
John Scofield: guitar
Eliane Elias: piano
Joey Baron: drums
Alain Mallet: organ
NEW YORK JAZZ LOUNGE-FUNKY JAZZ
1. MOBETTER BLUES (FUNKY VERSION)
2. YOU ARE THE SUNSHINE OF MY LIFE (FUNKY VERSION)
3. THE DAYS OF WINE AND ROSES
4. AUTUMN LEAVES (FUNKY VERSION)
5. GEE, BABY AIN'T I GOOD TO YOU (FUNKY VERSION)
6. SUNNY
7. WORK SONG
8. THE CHICKEN
9. SWEET EMMA (FUNKY VERSION)
10. JUST THE TWO OF US (FUNKY VERSION)
11. NIGHT AND DAY (FUNKY VERSION)
12. FEEL LIKE MAKIN LOVE (FUNKY VERSION)
Ike Quebec - Blue and Sentimental
Dopo delle prime esperienze come pianista e ballerino, esordi al sassofono nel 1940. Successivamente fu ingaggiato da Frank Newton, dal trombettista Hot Lips Page poi dal trombonista Trummy Young, da Coleman Hawkins, Kenny Clarke, Benny Carter, Ella Fitzgerald.
Negli anni compresi fra il 1944 ed il 1951 fece parte (saltuariamente) dell'orchestra di Cab Calloway, per poi eclissarsi dalla scena per buona parte degli anni cinquanta per problemi dovuti alla tossicodipendenza. Ristabilitosi agli inizi degli anni sessanta, venne assunto dalla Blue Note come consigliere musicale e nello stesso tempo realizzò per la stessa etichetta alcuni album, tra cui It Might As Well Be Spring (1961), Heavy Soul (1961), Easy Living (1962), Bossa Nova Soul Samba (1962).
Ricoverato nel novembre del 1962 per un tumore ormai in stato terminale, Quebec morì nel gennaio del 1963.
venerdì 30 agosto 2013
giovedì 29 agosto 2013
Lee Ritenour & Dave Grusin - Jazz Festival Montreux 2011
1. Wes Bound
2. Lay It Down
3. Stolen Moments
4. L.P.
5. It Might Be You
6. The Firm
7. Rio Fun
LEE RITENOUR - guitars
DAVE GRUSIN - piano, keyboard
MELVIN DAVIS - bass
SONNY EMORY - drums
Anoushka Shankar - "Traveller" Live @ Festival Les Nuits de Fourvier, France 2012
Anoushka Shankar (Londra, 9 giugno 1981) è una musicista e compositrice britannica. Figlia del noto suonatore di sitar Ravi Shankar, che insegnò al beatle George Harrison, Anoushka è sorellastra di Norah Jones, di due anni più grande.
Anoushka, la quale si occupa attivamente del Ravi Shankar Centre in India, ha scritto un'autobiografia il cui titolo è dedicato al padre Bapi: the love of my life.
Ha cominciato a suonare il sitar a 7 anni e a 13 ha debuttato in teatro a Nuova Delhi, poi ha collaborato nei dischi e nei concerti del padre. Non appena ha potuto, ha cominciato ad incidere dischi in proprio. Nel 2006 è stato pubblicato anche in Italia Rise, e nel 2007 è uscito Breathing Under Water con il produttore statunitense di origine indiana Karsh Kale.
Nel 2011 ha pubblicato Traveller: registrato a Madrid, l'album esplora i rapporti tra la musica indiana classica e il flamenco spagnolo, avvalendosi della collaborazione di importanti artisti internazionali.
Anoushka Shankar: sitar
Sandra Carrasco: vocals
Sanjeev Shankar: shehnai
Pirashanna Thevarajah: mridangam & ghatam (traditional Indian percussion)
Melón Jimenez: flamenco guitar
Isráel Suáres "El Piraña" Porrina: cajon and Spanish percussion
Michael Wollny & Tamar Halperin - jazz baltica 2010
00:00 - Kabinett II
07:37 - Walpurgisnacht
16:39 - Kabinett V
21:35 - Sagée
28:03 - Kabinett VI
34:11 - Hexentanz
47:47 - end credits
Michael Wollny - piano
Tamar Halperin - harpsichord, celesta
Hanno Busch - guitar
Große Konzertscheue, Jazzbaltica, Salzau, Germany, 4th July 2010
lunedì 26 agosto 2013
Extreme Sailing, Cardiff Bay
Extreme Sailing Series hits Cardiff Bay - watch live!
Live Cardiff: Day Two - Extreme Sailing Series
Live Cardiff: Day Three - Extreme Sailing Series
Day 3. Act 5 - Cardiff, Wales. *LIVE*
sabato 24 agosto 2013
Stanley Clarke - Night School(2002
Stanley Clarke è uno fra i bassisti elettrici più influenti per tutto il periodo jazz-rock e tra i bassisti più imitati prima dell'avvento di Jaco Pastorius. Dotato di una grande tecnica, virtuoso e versatile, ha speso gran parte della sua carriera fuori dagli ambiti del jazz. Le sue influenze sono derivate da maestri dello strumento quali Jimmy Blanton e Oscar Pettiford.
Esordisce come musicista professionista a New York con jazzisti del calibro di Gil Evans, Art Blakey, Dexter Gordon, Horace Silver e Stan Getz.
La svolta nella sua carriera avviene quando si unisce al gruppo "Return To Forever" guidato dal pianista Chick Corea. I RTF incominciano a suonare musica jazz-rock e Clarke diviene il mago del basso elettrico e il musicista di tendenza del gruppo.
Riceve svariati riconoscimenti dal pubblico e dalla critica specializzata e nel 1976 incide il fortunato album School Days con la partecipazione, tra gli altri, dei batteristi Steve Gadd e Billy Cobham e del chitarrista John McLaughlin. All'apice del successo abbandona il jazz, si unisce al gruppo funky di George Duke. Ritornerà al jazz, dopo anni di musica commerciale, solo negli ultimi tempi con sporadiche collaborazioni con maestri del jazz tra cui il pianista McCoy Tyner.
THE ARISTOCRATS LIVE IN FRANKFURT HD
DA ASCOLTARE TUTTO, BELLA MUSICA JAZZ ROCK FUSION, SORRISI PER TUTTI, ANCHE QUESTO E' JAZZ ANZI SOPRATUTTO QUESTO.
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